IL SOGNO DEI BURATTINI
PREMESSA
La forma di spettacolo dei burattini ha avuto il suo massimo interesse e considerazione a cavallo della metà dell’Ottocento.
Possedendo caratteristiche e pubblici estremamente popolari, in relazione alle marionette più per ambienti aristocratici, l’espressione artistica era eseguita da popolari burattinai che con i loro mezzi, alle volte anche molto scarni e diretti, intrattenevano le persone con il racconto di numerose storie, molto spesso solo dei canovacci, che per la loro natura venivano fortemente reinterpretate ed improvvisate in maniera libera. Ogni burattinaio, infatti, adattava queste storie a sua immagine e somiglianza, dopo aver studiato i tratti più caratteristici della data comunità dove metteva in scena la rappresentazione.
Attorno agli anni Ottanta del Novecento questo mondo, da diversi decenni in crisi soprattutto dagli anni cinquanta in poi, scomparve. Rimangono vive solamente piccole realtà che hanno saputo reinterpretare fortemente le storie dei burattini, aggirando i consueti racconti e sostituendoli con i personaggi della televisione e del cinema.
SINOSSI
In parallelo il racconto si snoderà tra le avventure di un bambino, interessato a capire il segreto che custodiscono nel profondo i burattini, e i burattini stessi alla ricerca di una nuova storia da raccontare (per far di nuovo ridere i bambini).
Il bambino scoprirà sempre più il mondo dei burattini che lo hanno fortemente emozionato, andando anche contro la figura del nonno. Il bambino allora si avvicinerà molto alla figura della nonna, a cui farà tante domande.
Contemporaneamente raccontiamo la storia di Gioppino, del Diavolo e del Gendarme, che seguono il bambino nel suo percorso di conoscenza, con un loro preciso obiettivo: trovare una nuova storia da raccontare.
I burattini, una volta “tornati in vita”, iniziano così il loro viaggio nella nostra società contemporanea e noi li vedremo muoversi, in luoghi a loro nuovi ed inusuali, come vengono animati nei teatrini. I primi burattini che entrano nel vivo della storia: Gioppino, protagonista di tutte le storie bergamasche; il Diavolo, figura molto caratteristica ed emblematica di quasi tutti i racconti; il Gendarme, o carabiniere.
L’obbiettivo del bambino è scoprire il segreto che soggiace ai burattini. Il segreto è la storia. Attraverso la ricerca del segreto il bambino entra in contatto con un racconto di formazione.
L’obbiettivo dei burattini è trovare una nuova storia da raccontare. La storia è il segreto.
Attraverso la ricerca di una nuova storia da raccontare i burattini scoprono/studiano/criticano ed entrano in contatto con la società contemporanea.