IL VORTICE FUORI
-the vortex outside-
a documentary film by Giorgio Affanni and Andrea Grasselli
Claudio, nell'arco di 17 anni di attività contadina, si è garantito la condizione di quasi
completa autonomia e auto-sostentamento; questa indipendenza dal mercato
gli fornisce una chiave di lettura privilegiata su quello che sta
succedendo alla nostra società e al mondo.
completa autonomia e auto-sostentamento; questa indipendenza dal mercato
gli fornisce una chiave di lettura privilegiata su quello che sta
succedendo alla nostra società e al mondo.
Claudio, after 17 years of farming, granted himself the condition of almost complete
food self-sufficiency; his independence from the market provides
him a favoured point of view on what is happening
to our society and the world.
food self-sufficiency; his independence from the market provides
him a favoured point of view on what is happening
to our society and the world.
SINOSSI
Claudio Beltramelli, un vegano, si occupa da solo della sua fattoria tradizionale e senza uso di macchinari.
Il film parla del viaggio di conoscenza di un uomo solo ma non solitario e mostra come un uomo può vivere in modo ricco la sua vita senza i fronzoli della vita moderna, come un percorso di illuminazione può procedere lentamente ispirato degli esempi quotidiani della natura.
Coltivare è un atto che prevede un duro lavoro per le sue mani ma che lascia la sua mente libera di pensare al significato della sua vita.
Claudio, nell'arco di 17 anni di attività contadina, si è garantito la condizione di quasi completa autonomia e auto-sostentamento; questa indipendenza dal mercato gli fornisce una chiave di lettura privilegiata su quello che sta succedendo alla nostra società e al mondo.
Claudio ci parla dei temi che considera cruciali per la società e per il suo benessere psico-fisico, quali la nutrizione vegana, l'alimentazione consapevole, il rispetto per le persone e per la natura, la decrescita.
La sua ricerca ha origini nel bisogno di riavvicinarsi al suo vero essere, di riapproppriarsi delle sue radici culturali, di sfidare l'ipocrisia del vivere moderno.
Con la sua radicalità Claudio ci toglie le terra da sotto i piedi e ci dà la possibilità di porci la domanda cruciale dell'umanità: “Dove stiamo andando?”
Claudio Beltramelli, un vegano, si occupa da solo della sua fattoria tradizionale e senza uso di macchinari.
Il film parla del viaggio di conoscenza di un uomo solo ma non solitario e mostra come un uomo può vivere in modo ricco la sua vita senza i fronzoli della vita moderna, come un percorso di illuminazione può procedere lentamente ispirato degli esempi quotidiani della natura.
Coltivare è un atto che prevede un duro lavoro per le sue mani ma che lascia la sua mente libera di pensare al significato della sua vita.
Claudio, nell'arco di 17 anni di attività contadina, si è garantito la condizione di quasi completa autonomia e auto-sostentamento; questa indipendenza dal mercato gli fornisce una chiave di lettura privilegiata su quello che sta succedendo alla nostra società e al mondo.
Claudio ci parla dei temi che considera cruciali per la società e per il suo benessere psico-fisico, quali la nutrizione vegana, l'alimentazione consapevole, il rispetto per le persone e per la natura, la decrescita.
La sua ricerca ha origini nel bisogno di riavvicinarsi al suo vero essere, di riapproppriarsi delle sue radici culturali, di sfidare l'ipocrisia del vivere moderno.
Con la sua radicalità Claudio ci toglie le terra da sotto i piedi e ci dà la possibilità di porci la domanda cruciale dell'umanità: “Dove stiamo andando?”
SYNOPSIS
Claudio, a vegan, runs all by himself a traditional farm without the use of machines.
The film tells about the journey of knowledge of lone but not lonely man and shows how a man can live his life richly without the gaudery of modern life, how a path of self-enlightening could proceed slowly as the nature inspires it through daily examples.
Farming is an act that involves an hard work for his hands but leaves his mind free to think about the meaning of his life.
Claudio, after 17 years of farming, granted himself the condition of almost complete food self-sufficiency; his independence from the market provides him a favoured point of view on what is happening to our society and the world.
Claudio tells us about the themes he considers crucial for society and for his psycho-physical wellnes, such as vegan nutrition, aware alimentation, respect for other people and for nature, degrowth.
His research has its origins in the need to reapproach his real being, to gain awareness of his cultural roots, to challenge the hypocrisy of modern living.
Being radical Claudio pulls the rug from under our feet and gives us the chance to ask ourselves the crucial question of humanity: “Where are we going?”
Claudio, a vegan, runs all by himself a traditional farm without the use of machines.
The film tells about the journey of knowledge of lone but not lonely man and shows how a man can live his life richly without the gaudery of modern life, how a path of self-enlightening could proceed slowly as the nature inspires it through daily examples.
Farming is an act that involves an hard work for his hands but leaves his mind free to think about the meaning of his life.
Claudio, after 17 years of farming, granted himself the condition of almost complete food self-sufficiency; his independence from the market provides him a favoured point of view on what is happening to our society and the world.
Claudio tells us about the themes he considers crucial for society and for his psycho-physical wellnes, such as vegan nutrition, aware alimentation, respect for other people and for nature, degrowth.
His research has its origins in the need to reapproach his real being, to gain awareness of his cultural roots, to challenge the hypocrisy of modern living.
Being radical Claudio pulls the rug from under our feet and gives us the chance to ask ourselves the crucial question of humanity: “Where are we going?”
NOTE D'INTENTI E NOTE DI REGIA
La ricerca documentaristica sul modo di vivere di Claudio è nata dalla curiosità di avvicinarci e conoscere ciò di cui siamo fatti, di riprendere consapevolezza delle nostre radici e tentare di scorgere la sfida all'ipocrisia del vivere, oggi, il quotidiano.
Claudio, mentre lavora, riflette e ci parla dei temi a lui cari; la sua retorica fluisce come un torrente in piena e ci racconta della sua terra, quella che ha scelto, quella delle sue radici. Noi ci siamo posti in maniera umile piuttosto che radicale. Abbiamo preferito osservare in posizione d'ascolto, piuttosto che affrontare con maggiore veemenza il confronto. La radicalità, crediamo, la si può esprimere soltanto quando si conosce o si ha la visione della complessità di ciò che si sta affrontando. La nostra regia, quindi, è rimasta lenta e discreta, come la nostra vorace volontà di capire la scelta del coltivare.
Inoltrandoci nelle sue innumerevoli parentesi, digressioni mentali e metafore tra la vita e ciclo vitale, abbiamo potuto condividere una parte del viaggio di Claudio. La sintesi discorsiva, molto cara alla narrazione, è stata abbandonata in favore di una contemplazione attiva, immergendoci così in una serie di discorsi, parole e metafore che si schiudono, sbocciano e crescono, come zolle di terra che nascondono segreti al loro interno, come i semi che nel corso della vita si lanciano, e che a volte, possono germinare come zampilli d'acqua nella mente.
La ricerca documentaristica sul modo di vivere di Claudio è nata dalla curiosità di avvicinarci e conoscere ciò di cui siamo fatti, di riprendere consapevolezza delle nostre radici e tentare di scorgere la sfida all'ipocrisia del vivere, oggi, il quotidiano.
Claudio, mentre lavora, riflette e ci parla dei temi a lui cari; la sua retorica fluisce come un torrente in piena e ci racconta della sua terra, quella che ha scelto, quella delle sue radici. Noi ci siamo posti in maniera umile piuttosto che radicale. Abbiamo preferito osservare in posizione d'ascolto, piuttosto che affrontare con maggiore veemenza il confronto. La radicalità, crediamo, la si può esprimere soltanto quando si conosce o si ha la visione della complessità di ciò che si sta affrontando. La nostra regia, quindi, è rimasta lenta e discreta, come la nostra vorace volontà di capire la scelta del coltivare.
Inoltrandoci nelle sue innumerevoli parentesi, digressioni mentali e metafore tra la vita e ciclo vitale, abbiamo potuto condividere una parte del viaggio di Claudio. La sintesi discorsiva, molto cara alla narrazione, è stata abbandonata in favore di una contemplazione attiva, immergendoci così in una serie di discorsi, parole e metafore che si schiudono, sbocciano e crescono, come zolle di terra che nascondono segreti al loro interno, come i semi che nel corso della vita si lanciano, e che a volte, possono germinare come zampilli d'acqua nella mente.
LETTER OF INTENT AND DIRECTOR'S NOTES
The research on Claudio's way of life has its origins in the need to reapproach our real being, to gain awareness of our cultural roots, to challenge the hypocrisy of modern living.
During his work Claudio speaks about his ideas, his rhetoric flowing like a river in flood: he tells us of his land, that one has chosen, the land of his roots. We decided to observe and listen him in a humble position. Ideas can expressed only when you know deeply something, when you have the vision of the complexity of what you are facing. We choose to be discreet, interfering with his flow of consciusness as little as we could, with a voracious desire to understand his choice of life.
We discarded synthesis in favor of an active contemplation, immerging ourselves in a series of speeches, words and metaphors that hatch, grow and bloom like secrets hidden into clods, like seeds that can be launched during life and that, sometimes, can eventually germinate as water spouts in the mind.
The research on Claudio's way of life has its origins in the need to reapproach our real being, to gain awareness of our cultural roots, to challenge the hypocrisy of modern living.
During his work Claudio speaks about his ideas, his rhetoric flowing like a river in flood: he tells us of his land, that one has chosen, the land of his roots. We decided to observe and listen him in a humble position. Ideas can expressed only when you know deeply something, when you have the vision of the complexity of what you are facing. We choose to be discreet, interfering with his flow of consciusness as little as we could, with a voracious desire to understand his choice of life.
We discarded synthesis in favor of an active contemplation, immerging ourselves in a series of speeches, words and metaphors that hatch, grow and bloom like secrets hidden into clods, like seeds that can be launched during life and that, sometimes, can eventually germinate as water spouts in the mind.
CAST AND CREDITS
il vortice fuori
genre | documentary film
year | 2014
duration | 60'
main character | Claudio Beltramelli
director | Giorgio Affanni, Andrea Grasselli
editor | Corrado Iuvara
original compositions | Corrado Saija, Alessandro Pedretti
sound design and audio mix | Riccardo Rossi
color correction | Gabriele Chiapparini
camera | Andrea Grasselli
sound recordist | Giorgio Affanni
graphic design | Lorenzo Fantetti
subtitles | Alice Baini, Teresa Vieira Andrade, Laura Boscia, Siro Soiano Martinez, Büke Akşehirli
financial supports | Distretto Culturale di Valle Camonica, Produzioni Dal Basso
distribution | Lab80Film
in collaboration with | Ass. Cult. Antiloco - il Piccolo Cinema
producers | Giorgio Affanni, Andrea Grasselli
production | Om Video
genre | documentary film
year | 2014
duration | 60'
main character | Claudio Beltramelli
director | Giorgio Affanni, Andrea Grasselli
editor | Corrado Iuvara
original compositions | Corrado Saija, Alessandro Pedretti
sound design and audio mix | Riccardo Rossi
color correction | Gabriele Chiapparini
camera | Andrea Grasselli
sound recordist | Giorgio Affanni
graphic design | Lorenzo Fantetti
subtitles | Alice Baini, Teresa Vieira Andrade, Laura Boscia, Siro Soiano Martinez, Büke Akşehirli
financial supports | Distretto Culturale di Valle Camonica, Produzioni Dal Basso
distribution | Lab80Film
in collaboration with | Ass. Cult. Antiloco - il Piccolo Cinema
producers | Giorgio Affanni, Andrea Grasselli
production | Om Video