SULLE TRACCE DI...
LA STAFFETTA PARTIGIANA COME PRATICA PERFORMATIVA
-on the trail of...-
artists Marina Rossi and Fabrizio Saiu
video of the performance by Andrea Grasselli
video of the performance by Andrea Grasselli
Azione performativa presentata nell’ambito del progetto triennale In.Chiostro Danza a cura di Lelastiko e in collaborazione con il Centro Culturale il Chiostro.
Le staffette partigiane, figure prevalentemente femminili, svolsero durante gli anni della resistenza un ruolo di fondamentale importanza, facendo da tramite fra gruppi armati e i loro centri direttivi, trasportando armi, munizioni, e danaro, comunicando segretamente ordini, stampa clandestina e documenti (falsi) di identità, prendendosi cura dei morti, sostituendosi agli uomini nel lavoro in fabbrica.
La pratica della staffetta trasformò radicalmente il ruolo delle donna nella società, emancipandola da una posizione minoritaria e subordinata alla figura maschile, e contribuì, insieme ad altre pratica di resistenza, alla formazione di una particolare forma di risposta alla guerra: non una resistenza antagonista volta alla distruzione del nemico, ma una resistenza volta alla riduzione del danno e alla salvaguardia della vita. È in questo particolare abito di risposta e in questa etica dell’agire che le donne costituirono la loro particolare azione politica.
SULLE TRACCE DI… riprende questa particolare modalità dell’agire, del vivere la relazione e del fare politica, realizzandola entro un meccanismo performativo collettivo. Non si tratta né di una rilettura né di una re-interpretazione in chiave contemporanea della Staffetta, bensì della sua riscoperta in quanto modalità dell’agire che spostando i confini abituali nei quali sono giocati i rapporti di vita, produce un’azione di salvaguardia della vita stessa, una riduzione del danno, è una resistenza alla distruzione.
La performance si avvarrà della partecipazione attiva del pubblico limitato al numero di 70 persone. All’arrivo al Chiostro, i partecipanti alla performance riceveranno tutte le istruzioni necessarie per il corretto riconoscimento dei segnali e dei messaggi che durante la performance dovranno eseguire.
Le staffette partigiane, figure prevalentemente femminili, svolsero durante gli anni della resistenza un ruolo di fondamentale importanza, facendo da tramite fra gruppi armati e i loro centri direttivi, trasportando armi, munizioni, e danaro, comunicando segretamente ordini, stampa clandestina e documenti (falsi) di identità, prendendosi cura dei morti, sostituendosi agli uomini nel lavoro in fabbrica.
La pratica della staffetta trasformò radicalmente il ruolo delle donna nella società, emancipandola da una posizione minoritaria e subordinata alla figura maschile, e contribuì, insieme ad altre pratica di resistenza, alla formazione di una particolare forma di risposta alla guerra: non una resistenza antagonista volta alla distruzione del nemico, ma una resistenza volta alla riduzione del danno e alla salvaguardia della vita. È in questo particolare abito di risposta e in questa etica dell’agire che le donne costituirono la loro particolare azione politica.
SULLE TRACCE DI… riprende questa particolare modalità dell’agire, del vivere la relazione e del fare politica, realizzandola entro un meccanismo performativo collettivo. Non si tratta né di una rilettura né di una re-interpretazione in chiave contemporanea della Staffetta, bensì della sua riscoperta in quanto modalità dell’agire che spostando i confini abituali nei quali sono giocati i rapporti di vita, produce un’azione di salvaguardia della vita stessa, una riduzione del danno, è una resistenza alla distruzione.
La performance si avvarrà della partecipazione attiva del pubblico limitato al numero di 70 persone. All’arrivo al Chiostro, i partecipanti alla performance riceveranno tutte le istruzioni necessarie per il corretto riconoscimento dei segnali e dei messaggi che durante la performance dovranno eseguire.
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performers Marina Rossi e Fabrizio Saiu
set designer Davide Sforzini
light designer Andrea Gentili
cinematographer/editor Andrea Grasselli
set designer Davide Sforzini
light designer Andrea Gentili
cinematographer/editor Andrea Grasselli